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Se stai ristrutturando o costruendo un tetto nuovo, a un certo punto, inesorabile, sorge la domanda: mettiamo tegole o coppi?

Le tegole e i coppi si posizionano sul manto di copertura di un tetto, cioè sulla parte più esterna.

Il manto di copertura protegge dagli agenti atmosferici, ma è anche quello più visibile e quindi esteticamente preminente. Proprio per questo scegliere l’uno o l’altro componente ha un impatto diverso in termini di durata nel tempo, ma anche di impatto visivo.

La scelta parte innanzitutto dalla considerazione che un tetto è realizzato in più strati e che fra le sue funzioni c’è anche quella di contribuire all’isolamento termico e acustico.

Tegole e coppi sono due elementi con specifiche differenze tra loro, che interagiscono con queste caratteristiche.

TEGOLE E COPPI: MATERIALI E FORME

La prima proprietà che contraddistingue tegole e coppi è legata al materiale con cui sono realizzati e alle loro forme.

Le tegole solitamente possono essere costruite in più materiali  laterizio e possono avere forme differenti (piatte, a onda o forme connesse).

Le tegole hanno un nome differente in base alla forma: ad esempio le più comuni sono quelle di tipo portoghese, che si contraddistinguono per essere ad onda con una parte piana laterale. Ci sono poi quelle olandesi, o marsigliesi.

Ognuna di esse viene scelta sia per una considerazione estetica, ma anche per la diversa posatura e per la situazione climatica della zona dove vi è la struttura.

Le tegole in cemento, ad esempio, risultano essere una buona soluzione in situazioni di ciclicità di gelo e disgelo oppure di fenomeni climatici “violenti”. Al contrario le tegole in laterizio sono una valida opzione in situazioni di clima mite.

I coppi, dal canto loro, hanno come tratto distintivo quello di essere “curvi”. La loro forma è di un semicilindro e sono tendenzialmente in laterizio. Si contraddistinguono anche per un tipico colore rossiccio.

Proprio per il materiale di cui sono composti sono molto più pesanti delle tegole, ma allo stesso tempo anche molto più resistenti.

Le tegole sono sicuramente più leggere e adatte, ad esempio, a un tetto di legno, con caratteristiche più moderne.

I coppi sono privilegiati quando è necessaria una miglior resa in termini di capacità nel far defluire le acque piovane. La loro forma, infatti, risponde meglio a questa esigenza e quindi determina un maggior controllo sul tema delle infiltrazioni o dell’umidità.

I coppi, nella storia, sono stati spesso scelti proprio per le loro caratteristiche termiche, di resistenza agli eventi atmosferici e di conseguenza di durata nel tempo.

I coppi sono impiegati soprattutto nei borghi, nei centri storici oppure nelle case di campagna.

POSA DEI COPPI E DELLE TEGOLE

Le differenze fra questi due componenti riguardano però anche il modo in cui sono applicati.

Le tegole, a differenza dei coppi, “lavorano” solo su uno strato. Questo rende la loro incastonatura molto più rapida, richiedendo un passaggio in meno, e sono molto più a diretto contatto con la struttura del tetto, garantendo una maggiore stabilità.

A questo scopo viene, ad esempio, scelta molto spesso la tegola portoghese, anche per la sua velocità di posa.

Le tegole, inoltre, rispetto ai coppi coprono un’area più elevata con un minor numero di pezzi. Questo comporta quindi anche una parziale riduzione dei costi.

I coppi necessitano, invece, di un doppio strato di posa: canale e coperta. Questo è dovuto alle caratteristiche della loro forma e anche una necessità di ancoraggio più significativa rispetto alle tegole.

I due strati sono delle file alternate fra parte concava e convessa: il primo strato, interno e concavo forma il canale; il secondo strato, esterno e convesso crea la copertura. Intuibile che per una stessa metratura il numero di coppi utilizzati è superiore a quello delle tegole.

L’altra caratteristica della loro posa è quella per cui, con il tempo, i coppi tendano a scivolare verso il basso. Ciò rende necessaria una particolare attenzione anche al sistema di ancoraggio che si intende applicare.

Realizzare quindi un tetto di tegole ha anche una tempistica inferiore rispetto a quello in coppi che richiede, appunto, un doppio strato.

Viene in aiuto il BIcoppo che consente di velocizzare la posa del coppo ed evitare lo scivolamento

 

TEGOLE E COPPI: QUALI SCELGO?

Le differenze tra tegole e coppi non dipendono solo dalle caratteristiche tecniche, ma anche dalla tipologia di struttura a cui devono essere dedicati.

Lo spazio dove è inserita la struttura è un elemento che rende più o meno idoneo l’uno o l’altro.

Centro urbano, zona di montagna o di mare influenzano notevolmente la scelta da prendere in considerazione.

Devono essere poi considerati anche i vincoli normativi che indicano l’utilizzo dell’uno o dell’altro componente.

In generale i coppi sono ottimali in termini di manutenzione: durano a lungo e non hanno bisogno di particolari interventi.

Le tegole, d’altra parte, permettono una buona ventilazione e sono disponibili, come già indicato, in più materiali e forme. Questo le rende notevolmente versatili e arricchisce le possibilità anche da un punto di vista estetico.

La pendenza del tetto è poi un elemento che influenza la possibilità di utilizzo di tegole o coppi. Se vi è una pendenza elevata i coppi possono tendere, come già accennato, ad uno scivolamento verso il basso. Questo è spesso dovuto a un aumento del loro peso causato dalla caratteristica di trattenere l’acqua piovana (il laterizio è poroso e quindi ha questa tendenza).